Unison
Unison è un programma di sincronizzazione molto simile a rysnc. Utilizza infatti lo stesso algoritmo di rsync, per cui svolge il proprio lavoro esattamente con la stessa efficienza. IL vantaggio di unison è che è stato progettato per la sincronizzazione bidirezionale (cioè a due vie) dei dati. Questo risulta assai utile per sincronizzare i contenuti tra server con carico bilanciato o per la sincronizzazione di file tra personal computer. Unison è dotato di una propria interfaccia grafica, ma può essere eseguito anche direttamente in un'interfaccia a riga di comando. Unison è disponibile nei repository predefiniti di openSUSE.
Uso
L'utilizzo è simile a quello di rsync. Per impostazione predefinita il programma chiederà conferma prima di applicare una qualsiasi modifica.
Nota: se si sta usando un emulatore di terminale (konsole, GNOME Terminal, etc.), allora per eseguire unison direttamente in modalità testo sarà necessario eseguire il programma con l'opzione
-ui text (non necessaria in una console reale).Modifiche in locale (ad esempio dalla home directory ad un'unità flash)
$ unison /home/utente /media/X
Modifiche in remoto (per esempio tra due server)
$ unison /dir_locale ssh://user@host//dir_remota
È importante osservare che, quando si sta eseguendo una sincronizzazione in remoto, è consigliabile usare la stessa versione di unison su entrambe le macchine.
Opzioni frequenti
- auto - Non chiedere conferma prima di eseguire ogni azione (che non implichi un conflitto)
- batch - Non chiedere conferma prima di applicare le modifiche (salta i conflitti)
- prefer - In caso di conflitti di versione tra file, scegli la directory indicata invece di chiedere
- version - Stampa il numero di versione del file binario di unison
- testServer - Saggia la connessione remota senza apportare alcuna modifica effettiva.
L'elenco completo delle opzioni è disponibile nella documentazione di unison, all'indirizzo http://www.cis.upenn.edu/~bcpierce/unison/, o in locale al percorso /usr/share/doc/packages/unison/unison-manual.html.
