Concetti di interfaccia

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Concetti di base su X Window

Spesso un nuovo utente Linux si imbatte in riferimenti a X Window. X Window (comunemente noto come X o X11) fornisce ai computer con GNU/Linux un ambiente grafico in cui poter eseguire gli ambienti desktop grafici (mostrando all'utente la veste grafica tipica dei sistemi operativi moderni, come Mac o Windows). Senza X Window il proprio sistema GNU/Linux fornirebbe soltanto un ambiente con prompt e shell, in modalità solo testuale (ovvero senza elementi grafici). Per dotare anche GNU/Linux di un'interfaccia grafica (anche nota come GUI da Graphical User Environment) amichevole, solitamente sopra a X Window si eseguono un Window Manager (gestore di finestre) o un ambiente desktop (anche noto come DE, da Desktop Environment), oppure entrambi (ormai la soluzione più diffusa da molti anni). In questo caso gli utenti di openSUSE Linux eseguono il sistema nel livello di avvio noto come runlevel 5. (Nota che sia in Mac che in Windows non è presente una chiara distinzione tra la shell testuale e, al livello superiore, l'ambiente grafico, mentre un utente GNU/Linux ne ha a disposizione molti).

I quattro ambienti desktop (DE) più popolari disponibili per openSUSE sono:

Sono disponibili molti altri ambienti desktop per openSUSE.
Cliccando qui puoi trovare ulteriori informazioni sull'interfaccia grafica implementata in openSUSE.
Puoi trovare ulteriori informazioni su X Window System in questa pagina di Wikipedia o in questo stesso Wiki.

Aspetti di X Window

X Window è molto potente, in quanto la sua architettura è volutamente strutturata, con aspetti "client" e "server" separati. Per un utente che utilizza il computer , sia il "client" che il "server" sono eseguiti sullo stesso computer (e quindi la divisione tra client e server è trasparente). Ma X Window è progettato in modo che sia "client" che "server" possano essere eseguiti su macchine differenti. Quindi, ad esempio, utilizzando X11 e il protocollo di rete Secure SHell (SSH) (vedi sotto), un'applicazione X Window può essere eseguita su computer Linux remoto, ma con la finestra grafica di quella stessa applicazione visualizzata localmente su un computer Linux "locale". Ciò è molto utile per supporto e accesso remoti non solo in una LAN, ma anche quando connessi tramite internet.

Interfacce a riga di comando: la Shell di Linux

La shell è una Interfaccia a linea di comando (CLI), così come lo era MS-DOS (e lo è il Prompt dei comandi in Windows XP), ma con a disposizione la piena potenza del multitasking di Linux. In base a come si accede alla shell, questa può essere a schermo intero o in una finestra visualizzata dal gestore delle finestre. La più diffusa è Bash (Bourne-Again SHell), una shell Unix scritta per il Progetto GNU. Bash è la shell predefinita nella maggior parte dei sistemi GNU/Linux, come anche su Mac OS X, inoltre può essere eseguita su gran parte dei sistemi Unix-like. Nel caso di openSUSE, solitamente una shell bash può essere utilizzata avviando il programma en:Konsole (premi contemporaneamente ALT+F2 e digita "konsole") o avviando en:xterm (premi contemporaneamente ALT+F2 e digita "xterm"). Una shell Linux viene utilizzata per interfacciarsi con i livelli di avvio di Linux inferiori (come i runlevel da 1 a 3). Le applicazioni possono essere avviate direttamente da una shell, il che può essere molto utile per diverse ragioni, ad esempio per finalità di debug.

L'immagine seguente mostra una versione semplificata del flusso di informazioni e comandi scambiati quando un utente interagisce con un computer che esegue Linux.

Flow1.jpg

Collegamenti esterni su shell e righe di comando